
Un nuovo riconoscimento internazionale per il progetto di TakeMeBack, che con il suo secondo documentario continua a portare sul grande schermo storie di viaggio e solidarietà.
Chieti, 1 aprile 2025 – Il cinema come strumento di cambiamento, il viaggio come mezzo per generare impatto sociale: su queste basi, TakeMeBack continua a lasciare il segno nel panorama internazionale.
Dopo il successo di Serendip, il primo documentario prodotto da TakeMeBack durante una missione dei Corrieri Solidali in Sri Lanka, il progetto torna a far parlare di sé con Safara, un nuovo racconto di viaggio e solidarietà girato in Tanzania. Il film sarà presentato al prestigioso Muses Film Awards – Levadia International Film Festival in Grecia, dove concorrerà nella categoria Miglior Documentario.
Il film vanta anche una collaborazione d’eccezione: la voce narrante è affidata a Roberto Pedicini, uno dei più noti doppiatori italiani, celebre per essere la voce ufficiale di attori come Kevin Spacey, Jim Carrey e Javier Bardem.
I fondatori del progetto, Andrea Mariani e Antonio Di Leonardo, insieme a parte del team, calcheranno il red carpet greco dal 4 al 6 aprile, portando con loro non solo un film, ma una visione. Ad accompagnarli in questa avventura ci saranno anche Lorenzo Antonelli, Fabio Talucci, Paolo Calcagni (regista di Safara) e Giuliana Colucci, ovvero collaboratori e amici che hanno condiviso il cammino e creduto nel valore del progetto.
“Partecipare a un evento del genere è sempre una scarica di emozioni fortissime” – dichiara Andrea Mariani. “Siamo partiti con un sogno e tanta voglia di fare del bene. Vedere il nostro lavoro riconosciuto a livello internazionale, senza averlo mai preteso, è la ricompensa più bella.”
Un successo che conferma la qualità del percorso intrapreso da TakeMeBack. Dopo aver ottenuto numerosi riconoscimenti nei festival internazionali, Serendip è approdato su Netflix, portando la voce del progetto a un pubblico globale.
“Abbiamo sempre puntato in alto, sognando in grande. E ogni volta, qualcosa di bello è tornato indietro” – aggiunge Antonio Di Leonardo. “Ora ci godiamo questa esperienza con il nostro team, ma allo stesso tempo continuiamo a cercare investitori e aziende pronte a legare il proprio nome a un progetto che lascia il segno.”
Dal 2016, TakeMeBack si impegna a costruire ponti tra chi desidera aiutare e chi ha davvero bisogno. Le missioni dei Corrieri Solidali hanno già portato materiale scolastico a migliaia di bambini in contesti dove l’accesso all’istruzione non è garantito.
“Col tempo abbiamo capito che non conta solo ciò che lasciamo, ma come lo lasciamo” – riflette Andrea. “Il vero impatto è nelle relazioni che si creano, nei sorrisi, nei racconti che restano. E questa esperienza è aperta a chiunque senta il desiderio di far parte di qualcosa di autentico.”
Il cuore di TakeMeBack è tutto qui: unire il viaggio alla solidarietà, e farlo attraverso il linguaggio più potente ed empatico che ci sia – il cinema.
“I film sono il nostro megafono” – conclude Antonio. “Parlano a tutti, grandi e piccoli. E quando le aziende decidono di sostenere queste produzioni, vincono tutti: noi possiamo raccontare storie che toccano l’anima, e loro diventano parte attiva di un progetto ad alto impatto sociale. È una sinergia che funziona.”
Da Serendip a Safara, il cammino di TakeMeBack continua con un obiettivo ben chiaro: creare una reazione a catena, un movimento globale che ispiri sempre più persone ad abbracciare un nuovo modo di viaggiare, fatto di empatia, condivisione e impatto reale.
Con la partecipazione al Muses Film Awards – Levadia International Film Festival, TakeMeBack compie un ulteriore passo verso la diffusione del suo messaggio di solidarietà e consapevolezza, con l’auspicio che il linguaggio universale del cinema possa ispirare sempre più persone a fare la differenza.






